Interpretazione dei Sogni
I sogni rappresentano per molti ancora un mondo sconosciuto quanto misterioso.
La prima cosa che molti ignorano è che i sogni possono essere divisi in almeno tre categorie : i sogni dovuti essenzialmente ad attività psichiche ( ordinari ), i sogni straordinari, i sogni premonitori.
Nella Bibbia, e più esattamente nel libro di Giobbe, troviamo la chiara ed esplicita affermazione che Dio ci parla talvolta attraverso il sogno. Dunque i sogni hanno una valenza “interpretativa” notevole. I sogni ordinari, vale a dire quelli che discendono direttamente da un attività psichica in ognuno di noi, sono quelli che ci consentono di esplorare il nostro “io”, il nostro subconscio. Senza scomodare la psicanalisi, possiamo dire che i sogni ordinari spesso sono i più facili da “interpretare”. La nostra mente a riposo sembra analizzare velocemente il nostro vissuto e a darci delle risposte, con dei meccanismi intuibili ma non classificabili, dei consigli. Ma è vero che nei sogni vale “Il contrario”, ovvero se si sogna qualcosa di “dolce” nella realtà significa “amarezza” ? Non è sempre vero : la nostra mente non parla un linguaggio immediato, quindi questo escluderebbe “una volontà di comunicare” al contrario.

Ognuna di queste carte porta con sé una determinata immagine che può assumere significati molto differenti a second
Nei sogni “ordinari” dobbiamo solo analizzare i legami che esistono tra le “figure” sognate e le “azioni” che le figure sognate pongono in essere nei sogni.
Ad esempio una lunga corsa in bicicletta lungo un fiume può indicare la sensazione che la persona ha di se stesso di essere “incapace” di cogliere le occasioni ( il corso d’acqua ) nonostante i suoi sforzi ( bicicletta che corre pi๠che a piedi ). E’ come se il soggetto percepisse che i suoi sforzi sono “incompleti”, “poco efficaci” pur trovandosi in presenza di “occasioni” ( corso d’acqua ) . Il tracciato seguito dalla bicicletta insieme al corso del fiume rappresentano due linee parallele ( che non si incontrano mai ) vale adire la mancata realizzazione di progetti.
Esiste poi la categoria dei sogni “straordinari” : in genere sono sogni molto lunghi, spesso articolati in pi๠scene : al risveglio lasciano sensazioni di angoscia, di felicità , di euforia, di pace, di paura.
Sono sogni che possono essere interpretati con il metodo introspettivo : occorre “capire” il soggetto, la sua vita , le sue difficoltà , le sue motivazioni.
In questi casi per esempio “nuotare controcorrente” significa, quasi sempre, difficoltà , prove da superare. Se le acque in cui si nuota sono agitate, significa che si è coscienti di agire in situazioni di pericolo.
Sognare, ancora ad esempio, un aquila che scende in picchiata è quasi sempre segno di un lutto improvviso subito da poco o che si teme accada di li a poco.
Sognare un “faro” è ad esempio la certezza di avere un amico , un apersona fidata, che in qualche modo ci guida : quasi sempre il faro viene sognato in ore notturne.
Il faro , se è spento, indica la fiducia riposta in qualche amico o conoscente che sembra si stia allontanando da noi.
Ancora ci sono i sogni “premonitori” : la nostra mente è in grado di elaborare milioni di informazioni e di ottenerne proiezioni.
In realtà i “sogni premonitori” possono essere suddivisi in sogni premonitori propri e indotti da entità che così comunicano con noi.
Quelli propri sono legati, in un certo qual modo, agli straordinari : con la differenza che ci preavvisano di qualcosa che sta per accadere e ci parlano con un linguaggio “figurato” : il mal di denti per esempio ci annuncia malattie, spesso fatali, la caduta di un dente ci preannuncia la morte di un parente, di un amico.
Sognare un fiore giallo indica che c’è un pericolo imminente, avvertire in sogno freddo, significa che stiamo per vivere un periodo di disperazione, di sconforto.
Sognare gatti significa che qualcuno sta sparlando e sparlerà di noi, mangiare pane senza companatico significa che i prossimi eventi dobbiamo affrontarli sfruttando tutta la nostra pazienza.
Anche nei premonitori dovuti ad “entità ” che così comunicano con noi il linguaggio è simile : i sogni premonitori non preannunciano solo “eventi” ma anche modi di afronatrli, comportamenti da tenere. Anzi soprattutto questi.
Chi non ha mai sognati i propri cari defunti ? Oppure persone sconosciute il cui volto non si rende chiaro ?
Ad esempio sognare carri le cui ruote scoccano scintille significa evento doloroso in arrivo : spesso nel sogno vi è un parente, un genitore che pronuncia una qualche frase che ci rassicura, oppure ci sostiene. Un frase rassicurante indica che supereremo la difficioltà , una frase consolante significa che subiremo l’evento doloroso.
Sognare per esempio “pesci” significa che un evento ci porterà “abbondanza” , sognare il mare calmo significa che stiamo per attraversare un periodo di pace e di tranquillità .
Ma è vero che alcuni hanno più sogni premonitori rispetto ad altri ?
Vero : ci sono persone che appaiono più ricettive, che hanno una “comunicabilità ” accentuata con il mondo inconscio dei sogni.
Questo non deve essere confuso con la “sensitività “, che è cosa ben diversa : è solo una caratteristica umana che statisticamente è più diffusa di quanto si pensi.
a della situazione. Compito della cartomante è infatti quello di capire bene i simboli dei tarocchi per interpretarli anche in base alla situazione e alla persona che ha richiesto il consulto.
Le figure nei tarocchi sono molte e ognuna serve ad indicare un aspetto particolare della vita, del passato, del presente e del futuro.
Ad esempio gli Arcani maggiori sono ritenuti quelli più potenti perché possono fornire molti indizi sulla propria persona. La lettura degli Arcani Maggiori è infatti molto utile per capire qualcosa in più su se stessi e sulla propria vita.
Questo gruppo di carte è illustrato con figure animali, umane e mitologiche.
Gli Arcani minori invece sono suddivisi nei quattro semi, cioè le coppe, le spade, i bastoni e i denari. Ogni serie è formata da 14 carte di cui dieci numerali e quattro rappresentati il Fante, il Cavaliere, la Regina e il Re.
La simbologia dei tarocchi deve essere interpretata con attenzione e con le giuste conoscenze, altrimenti si può arrivare ad un responso sbagliato che non vi sarà di alcun giovamento.
Insieme scopriremo il significato delle carte, di ogni simbolo e anche il significato dei tarocchi in amore. Vi forniremo quelle che sono le linee generali per comprendere il funzionamento della cartomanzia così da poterne capire i limiti e le capacità ed essere più preparati sull’argomento.
In questo modo potrete affrontare consulto con una cartomante in maniera molto più consapevole e saprete sfruttare a pieno ciò che le carte avranno da dire.
Ovviamente grazie alle nostre informazioni potrete anche semplicemente soddisfare le vostre curiosità riguardo il mondo della cartomanzia.
L’origine delle carte da gioco e dei tarocchi è incerta, le carte da gioco arrivarono in Europa nella seconda metà del XIV secolo, probabilmente attraverso i contatti con i Mamelucchi egiziani. I Tarocchi comparvero nell’Italia del nord nella prima metà del XV secolo e i centri più probabili di origine sembranno essere state Milano, Ferrara e Bologna
Il più antico riferimento a un mazzo di tarocchi è del 1440 successive citazioni relative all’acquisto di mazzi di tarocchi compaiono nei registri della corte estense di Ferrara nel 1442, 1452, 1454 e 1461
Un’importante riferimento alle carte dei tarocchi compare nel sermone De Ludo, scritto da un monaco domenicano, che si scaglia contro i giochi d’azzardo definendoli strumento del diavolo. La motivazione del sermone è di oggetto morale (il tempo perso per i giochi e i soldi spesi nelle scommesse) e non riguarda un uso occulto dei tarocchi. I riferimenti ai tarocchi (e altri giochi di carte) come piaga sociale continuano per tutti i secoli XVI e XVII, ma non vi sono indicazioni che le carte fossero usate per qualcosa di diverso dal gioco, al di fuori di Bologna. Come nota Dummett “…fu solo negli anni 1780, quando la pratica di predire il destino con le normali carte da gioco era già ben consolidata da almeno due decenni, che qualcuno iniziò ad usare il mazzo di tarocchi per la cartomanzia.”
La credenza nel significato divinatorio delle carte è strettamente associata alla credenza nelle loro proprietà occulte: una credenza comune nel XVIII secolo propagata da eminenti ecclesiastici protestanti e massoni. Fra loro Court de Gébelin chr fu il primo ad attribuire un significato esoterico ai tarocchi, che dal loro umile utilizzo come strumento di profezia in Francia, i tarocchi finirono per diventare una cosa pregna di proprietà ermeneutiche, magiche, mistiche, e persino psicologiche.
Come altri metodi di divinazione la lettura dei tarocchi cerca di attingere all’ipotetica “conoscenza assoluta dell’inconscio”, sono uno strumento per l’analisi archetipica, e infine uno strumento per facilitare il processo junghiano di individuazione.
A Bologna è stato documentato un primo uso dei tarocchi come strumento per la cartomanzia risalente al XVII secolo. Questo però, pur essendo durato perlomeno fino al XIX secolo, senza diffondersi in altre regioni e rimase un passatempo casalingo piuttosto che essere uno strumento di cartomanti professionisti.